CARPFISHING MORDI E FUGGI: ISTRUZIONI PER L’USO.

Ottimizzare. Questa è la parola chiave di tutto il pensiero che andrò sviscerando nelle prossime righe. Oramai il carpfishing si sposta sempre più verso approcci dinamici rispetto al passato, dove le medio/lunghe sessioni erano il solo mezzo per avere risultati in maniera costante. Tra lavoro, affetti, e impegni di varia natura le nostre giornate scorrono veloci lasciando qua e la qualche ora libera di tanto in tanto. Ottimizzare. A qualcuno saranno già drizzate le orecchie e avrà in viso la smorfia di chi forse ha inteso il primo indizio. Continuiamo insieme. Dicevamo qualche ora libera, da dedicare a noi stessi, in relax magari oppure in pesca coniugando l’utile al dilettevole. Ma come? Cosa dice questo qui? Ebbene signori è mia intenzione parlare di sessioni lampo della durata di 4/5 ore. Follia? Forse, non guasta mai. Accettate la sfida? Faccio una doverosa premessa ossia che si tratta di approccio non semplice e che molte volte vi farà tornare a casa col guadino asciutto. Sta a voi, alla vostra voglia di sbattervi e sostanzialmente allo spirito col quale vorrete vivere questo tipo di esperienza. Riassumendo siete liberissimi di prendere il tutto in maniera “leggera”, senza troppe pretese e vivere questi momenti in maniera più distesa oppure rimboccarvi le maniche e darci dentro. Molto in voga e azzeccatissimo è il concetto NO PAIN NO GAIN. Personalmente sono arrivato ad intraprendere questa tipologia di pesca soprattutto per il lavoro che faccio e il poco tempo libero da dedicare a lunghe sessioni. A conti fatti sono però riuscito a totalizzare molte più ore di pesca e a raggiungere buoni risultati se paragonati al resto. Ora ho messo le carte in tavola ma voglio illustrarvi quelle che sono le regole del gioco.

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